Luca Pardi
Su di me
Luca Pardi è nato a Torino nel 1957 da Leo, zoologo e fondatore dell’etologia in Italia, e Laura Panattoni, ambedue pisani. Ultimo di quattro figli è cresciuto a Firenze dove ha compiuto tutti gli studi fino alla laurea in Chimica. In gioventù ha fatto politica, con scarsa consapevolezza, nei movimenti degli anni ’70, poi col tempo e con la presa di coscienza del dramma ecologico ha acquistato un crescente interesse per i temi ambientali soprattutto grazie alla frequentazione del Collettivo Controinformazione Scienza costituito da un certo numero di studenti del corso di laurea in Chimica dell’Università di Firenze. Ha anche svolto numerosi lavori molti dei quali alcuni hanno avuto valore formativo. Nel 1976 fu parte del personale dell’Istituto di Assistenza alla Prima Infanzia a Firenze. Poi ha lavorato come operaio in una stamperia e nel ’79 in un cantiere navale a Porto Ercole. Negli anni ’80 ha sviluppato un certo entusiasmo nel nascente partito verde del Sole che Ride, poi, deluso, e con un certo ritardo, si è dedicato alla sua carriera scientifica lavorando come precario al Dipartimento di Chimica nel gruppo del prof. Dante Gatteschi, una delle poche persone capace di unire intelligenza ed umanità che LP abbia mai conosciuto. Negli anni ’90, dopo qualche anno a Firenze, si è trasferito all’estero, prima in Francia, lavorando ad un progetto di diffrazione di neutroni presso il Laboratoire Léon Brillouin, e poi tre anni negli Stati Uniti, a Tallahassee (Florida) presso il National High Magnetic Field Laboratory, dove ha contribuito allo sviluppo del laboratorio di Risonanza Magnetica Elettronica (EMR) ad Alto Campo. Ritornato in Italia nel 1998 ha continuato le sue ricerche di base sui materiali magnetici e la risonanza magnetica sviluppando al CNR di Pisa il laboratorio di EMR ad Alto Campo. Alla fine dell’estate del 2003, grazie all’incontro con Ugo Bardi, è inciampato casualmente nel tema del Picco del Petrolio e dei suoi effetti.
Da quel momento la sua vecchia attività di ricerca gli è sembrata sempre più irrilevante di fronte alle enormi sfide che l’umanità, e quindi anche i suoi due figli, si troverà ad affrontare in questo secolo. Per questo, da allora, ha dedicato una parte crescente del suo lavoro alla diffusione delle basi scientifiche della crisi energetica ed ecologica e a tentare di far entrare nell’agenda politica il tema della sostenibilità impegnandosi, questa volta con consapevolezza, a far passare alcuni dei problemi ecologici nell’agenda del Partito Radicale di Marco Pannella e di altri soggetti costituenti del PR. Deluso anche da questa esperienza decennale si è dedicato all’attività della sezione italiana di ASPO (Association for the Study of Peak Oil) che aveva aiutato Ugo Bardi a fondare nel 2004 e di cui è presidente dal 2010. LP è ricercatore presso l’Istituto per i Processi Chimico- Fisici del Consiglio Nazionale delle Ricerche e docente a contratto presso la Scuola di Economia e Management dell’Università di Firenze dove tiene un corso intitolato: “Geografia dello sviluppo, ambiente e risorse energetiche“ nel corso di laurea “Sviluppo economico, Cooperazione Internazionale e Socio-Sanitaria e Gestione dei Conflitti”. Coltiva una moderata speranza che si possa superare l’attuale crisi globale, ecologica, energetica ed economica, in modo organizzato, ma sicuramente non indolore. E’ sposato in seconde nozze con Cecilia da cui nel 2009 ha avuto una figlia di nome Rebecca. Dal primo matrimonio aveva avuto nel 1995 un figlio di nome Galileo che oggi cerca di diventare ingegnere.
E’ stato tifoso della Fiorentina ed appassionato di calcio (anche giocato) fino a tempi recenti. Poi il calcio giocato è diventato impossibile per ragioni anagrafiche e quello guardato l’ha sostanzialmente stancato. Sul tema pubblica settimanalmente una rubrica “il campionato dei soldi” sul suo profilo facebook. Suona la chitarra ed ama la musica, il mare, la montagna e la natura in genere (fatta eccezione per le zanzare) oltre naturalmente alla sua famiglia.
Articoli pubblicati
Non era un vaticinio
Recentemente, un amico ha citato una frase da "Picco per Capre", il libro che abbiamo scritto nel 2017, come se fosse una specie di vaticinio realizzatosi con la pandemia di COVID19. La frase è questa (a pag 195 del libro): Se partisse un epidemia [...],...
Dopo la crescita e verso il “Picco di tutto”.
La struttura della biosfera. L’energia entra nella biosfera attraverso l’intefaccia costituita dagli organismi fotosintetici che catturano l’energia radiante del sole e la usano per sintetizzare glucosio che poi, insieme agli altri elementi chimici presenti nel suolo,...
Perché (secondo me) succede quel che succede.
La settimana scorsa, nel pieno della confusione politica, azzardai un'analisi che voleva essere distaccata dalla cronaca del giorno e cercare (solo cercare) di individuare le cause profonde della crisi odierna e mettere la crisi italiana in una prospettiva globale e...
Com’è bella la città.
Ho letto "Half earth" di E. O. Wilson un paio di anni fa e l'idea mi era piaciuta. Il progetto consiste nel lasciare metà della pianeta alle altre specie viventi. Wilson alla fine si lasciava andare ad un peana tecno-scientista che rivelava l'inossidabile fede nel...
L’idillio economico
Il blog amico Kelebek ha pubblicato una recensione molto positiva del Picco per Capre. Fra i commenti ne appare uno che merita a sua volta un commento più meditato. L'estensore del commento è Francesco e si riferiscei alla Figura che segue di Picco per Capre: La...
Inferno, ma non troppo.
Di Luca Pardi Inferno, ma non troppo. Questa è la Battaglia di Marciano di Vasari che si trova nel Salone dei 500 a Palazzo Vecchio e che ha nel famoso "cerca trova" (evidenziato nella foto) uno dei numerosi indizi che il prof. Lagton segue nell'ultimo romanzo di Dan...
La narrativa al tempo del collasso
Di Luca Pardi Carissimi lettori e commentatori. Ho passato l'agosto senza curarmi del blog, ma ho visto che vi siete accapigliati non poco sul tema dell'ultimo post. Non ho nemmeno avuto il tempo di leggere tutto, perché oltre a non curarmi del blog non mi sono curato...
La mano invisibile
Di Luca Pardi E' proprio vero che si dovrebbe sempre "andare ai testi originali". Ho trovato il passaggio in cui nel suo An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations, Adam Smith definisce la famosa Mano Invisibile. Traduco il passaggio. .. il...
Cosa manca nei rapporti dell’IPCC
Di Luca Pardi In un post segnalato da Ugo Bardi viene spiegata la natura dei feedback che possono far avanzare rapidamente il riscaldamento climatico e che non sono inclusi nei rapporti dell'IPCC il quale, dunque, per eccesso di prudenza degli scienziati, risulterebbe...
Genova per noi.
Di Luca Pardi ... che stiamo in mezzo alla campagna e abbiamo il sole in piazza pochi giorni e il resto è pioggia che ci bagna. Queste le parole di una canzone di Paolo Conte resa popolare da Bruno Lauzi negli anni '70. Evocativa. C'è Genova, c'è la pioggia che bagna...